Tale detrazione è stata prorogata per tutto il 2014 alla percentuale del 50%. Il limite massimo di spesa non può superare euro 10.000 (da ripartire in 10 rate) e, dal 1° gennaio 2014, non potrà essere superiore all’importo speso per effettuare l’intervento di recupero edilizio sull’immobile al cui arredo i mobili e gli elettrodomestici sono destinati.
Quindi, se nel 2014 la spesa per l’intervento di recupero edilizio sarà di euro 2.000 e quella per gli arredi agevolabili di euro 8.000, la detrazione relativa a mobili ed elettrodomestici sarà pari ad euro 1.000 (50% di euro 2.000), mentre fino al 31 dicembre 2013 la detrazione sarebbe stata pari a euro 4.000 (50% di euro 8.000).
Per avere la detrazione, ricordiamo che è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Esempi nuovi mobili:
letti – armadi – cassettiere – librerie – scrivanie – tavoli – sedie – comodini – divani -poltrone – credenze – materassi – apparecchi di illuminazione forni), come rilevabile dall’etichetta energetica.
Esempi nuovi elettrodomestici:
frigoriferi – congelatori – lavatrici – asciugatrici -lavastoviglie – apparecchi di cottura – stufe elettriche – forni a microonde – piastre riscaldanti elettriche – apparecchi elettrici di riscaldamento – radiatori elettrici – ventilatori elettrici – apparecchi per il condizionamento.
N.B.: E’ escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo!
Come per i lavori di ristrutturazione, per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifici bancari o postali, sui quali va indicato:
- la causale del versamento (è quella attualmente utilizzata da banche e Poste Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione);
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.