Dal 1° gennaio 2014 risulta più conveniente acquistare una “prima casa” da un privato o da una società di costruzioni (o di trading immobiliare) che vende con IVA esente.
L’imposta di registro, infatti passa dal 3% al 2% sul valore catastale, mentre le imposte ipocatastali da 650 euro a 100 euro.
Ad esempio, per una casa con rendita catastale pari ad euro 1.000, dal 2014 si pagano 3.300 euro, mentre fino al 31 dicembre 2013 se ne sarebbero pagate 5.450.
Se la società di costruzioni (o trading immobiliare), invece, decide di applicare l’IVA (l’opzione è una facoltà del venditore) allora l’acquisto della prima casa potrebbe risultare meno conveniente, in quanto l’IVA sarà pari al 4% e le imposte di registro ed ipocatastali pari a complessivi euro 920.
Ricordiamo che per usufruire delle agevolazioni prima casa, occorre trasferire la residenza nel Comune dove è ubicato l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto, non si deve possedere altro immobile nel Comune oggetto dell’agevolazione, e non bisogna aver usufruito della stessa agevolazione negli anni passati.